Eva Basile, 10 maggio 2018
Rientrata dal Trentino da poche ore, scorse quasi mille foto scattate da Chiara, la nostra bionda fotografa ufficiale e da Paolo, il mio gentile marito, cerco di tirare un po’ le fila di questa tredicesima edizione.
Le immagini parlano, risvegliano ricordi e sensazioni, ma non possono dire tutto.
Com’è stata quest’edizione, cos’è successo? mi sono chiesta.
E’ stata una bellissima collaborazione fra donne.
Dalla prima telefonata, che ricordo benissimo, ricevuta a marzo del 2017 mentre attraversavo la stazione termini a Roma, alle conversazioni di maggio scorso a Nazzano con Grazia, feltrosiana discreta ma sempre presente.
E il viaggio rigenerate a Cavareno, all’inizio d’agosto, dove ho conosciuto Raffaella, Maria ed Antonia e in cui ho preso parte ad un bel convegno sulla parità di genere.
La sorpresa di incontrarvi Gabriella ed il piacere di conoscere una realtà raccolta e sodale.
E poi, tornata a casa, la conferma della disponibilità di Livia ad aiutare negli aspetti fondamentali: trovare alloggi e riuscire, con mezzi pubblici e privati a far arrivare a Cavareno tutti gli iscritti. Compito ingrato e di grande responsabilità: una soluzione va trovata per tutti.
Nel corso dei mesi abbiamo creato il programma: la proposta di creare ciascuna Solo un Fiore per ricordare un delitto antico e la necessità di contrastare la violenza di genere è venuta da Gabriella, come anche l’iniziativa di invitare la responsabile della casa d’Arte Depero.
Il lavoro di collegamento, i sopralluoghi ed il raccordo con le associazioni ed istituzioni lo dobbiamo a Grazia.
Feltrosa ringrazia il comune di Cavareno, rappresentato da Raffaella Battocletti, assessore con deleghe alla cultura ed al turismo, l’assessore della Provincia, Carmen Noldin, la Fucina dei Mestieri, Nina Forgione e Nicoletta Boschiero.