Maria Cristina Tebaldi, 15 maggio 2018
Sete, sete, sete leggere…garze…lucidi nastri di viscosa…Una valigia si apre sul tavolo.
La Via della Seta : dall’Uzbekistan all’Ucraina fino al Trentino, attraverso la forza della dolce Natalia.
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Io, io, io…a me questa, anche a me, un’altra per dopo, a casa.
Lunga, stesa sul tavolo, pronta per accogliere ciuffetti impalpabili di merino, da mani anche per nulla esperte. E’ la sua prima volta. La seta accoglie, via via si trasforma acquista densità, trasparenze, fili di lana, pizzi, fibre di seta e viscosa, segue il colore e il disegno che è nella mente.
12 signore di varia età, sotto la guida della mano maestra, son pronte a trasformare 3 metri di seta o garza in una lunga sciarpa.
Alla fine, ognuna è diversa anche nella forma, ognuna ha un colore, un’immagine caratterizzante, pronta ad avvolgere personalità creative soddisfatte.
Ma occorre un baschetto in tinta!
Misurazioni, calcoli, dima, istruzioni per la disposizione della lana da consultare sugli appunti.
Dubbi, perplessità, domande: chissà se e come verrà? E’ così grande!
Alla fine , tutte in posa per la foto singola e di gruppo. Coloratissime e gioiose.
Grazie Natalia Shevts