Maria Covi, 25 maggio 2018
Dentro a una calda tenda di lana,
protette dalla pioggia,
si alternano donne
venute da lontano.
Lingue differenti
non frenano
la voglia di fare
e di stare insieme.
————–Costruire un fiore
colori diversi
diverse fatture,
personale presenza,
per un unico scopo.
Adornare il ramo ritorto
che aspetta,
nella sua solitaria bellezza,
e si fa più vivo e gioioso.
Orgoglio di portare
un dono comune
alla ragazza di un tempo,
sconosciuta ai più,
rintracciata alla memoria.
In fila allegra e disordinata
uomini e donne
si incamminano
su vecchi sentieri,
tra i profumi
di piante selvatiche
erbe da fieno e da cucina.
E questa come si prepara?
Il sole
rende più vasta la collina,
brillano i colori,
ma una nuvola dispettosa
lascia cadere
le sue gocce.
Si sussurra piano:
“Le lacrime di Orsola
commossa
da tanta compassione?”
Ritorna tra noi,
raccontata con voce dal cuore,
simbolo di tante storie
da non tacere.
Parola che restituisce
vita e dignità
a vittime
celate
da vergogna, bugie
e nascondimenti.
Non solo un fiore,
ma memoria,
che si fa pensiero
per un genere
troppo spesso
disprezzato e frantumato.
Confuso maschile!
che non accetta
la propria fragilità
ed esercita
il potere violento del dominio.
Ora come allora.
Un minuto di silenzio,
per cogliere l’emozione
del ricordo
e dire: MAI PIU’!