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L’ala spezzata

Rosanna Bassani, 11 maggio 2017

DVK – Nazzano, Museo del Fiume, 4-21 Maggio 2017

La dodicesima edizione di Feltrosa non poteva non dedicare uno spazio a Daniel V. Kevorkian, che per anni ne era stato  fotografo e videoperatore, con una mostra dei suoi scatti, spesso vere e proprie opere d’arte.

So che reperire il materiale nei suoi archivi e la scelta delle  immagini da proporre non sono stati facili per Mirta Eva e Paolo che si sono adoperati per questo progetto. Ma l’obiettivo è stato a mio avviso perfettamente centrato.

Nella bella piazzetta antica, all’ingresso del Museo del Fiume,  un piccolo striscione della mostra con le sole iniziali DVK e un dettaglio del suo viso: l’occhio di Daniel (e chi l’ha conosciuto sa bene quanto i suoi occhi fossero magnetici). Giustamente emblematica la scelta: i suoi occhi, il suo modo di guardare il mondo, la sua arte, il suo lavoro.

In quel pezzo di viso c’è tutta l’essenza del suo essere, come la presentazione di Eva Basile all’ingresso ha ben sintetizzato, occhi lucidi e voce rotta.

Mi è bastato quell’occhio e quelle parole per scoppiare in  singhiozzi, che a distanza di poco più di 9 mesi dalla sua terribile morte, ancora non avevano avuto modo di uscire. Glieli dovevo.

All’interno del museo, al primo piano i reportage delle varie edizioni feltrosiane. Molte di noi si sono riconosciute. A Daniel piaceva riprenderci al lavoro, felici, con le mani in pasta, tra sorrisi e delizie di lana. Sapeva cogliere la nostra bellezza di quando siamo a Feltrosa, perché a Feltrosa davvero diventiamo belle per il piacere di esserci. E lui la sapeva immortalare la felicità sui nostri visi.

Più sotto, attraverso uno stretto passaggio, la parte del museo scavata nella roccia su cui si erge Nazzano.

Un simbolico passaggio alla parte più intima e più inquieta del nostro Daniel, come entrare nella sua pancia, nella sua anima,  quella che sapeva guardare  al degrado paesaggistico, all’abbandono, all’oblio, e trovarvi persino bellezza.

  • Mostra dei lavori di Daniel V Kevorkian - foto Silvia Mela D'Orazi
  • Mostra dei lavori di Daniel V Kevorkian - foto Silvia Mela D'Orazi
  • Mostra dei lavori di Daniel V Kevorkian - foto Silvia Mela D'Orazi

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C’era in lui quest’anima più cupa e meditabonda, in cui non era però difficile entrare, sebbene fosse riservato per educazione. Un’anima che non si negava,  né si sottraeva alla critica o al consiglio.

Era quell’anima tormentata e persino rabbiosa a volte, che non aveva indulgenze né ripensamenti, un’anima impulsiva ma schietta, di cui talvolta sapeva pentirsi. Bilanciata dall’altra affettuosa e ironica, teatrante, luminosa.

Un uomo di chiaroscuri come si addice a un fotografo, a cui la vita non ha dato tempo di trovare quella serenità che avrebbe meritato. E le sue foto sembrano raccontarlo.

Lui che in compagnia diventava un po’ buffone e un po’ istrione, il sorriso che ammaliava chiunque, colto, gentile, con gli occhi scuri ridenti, un uomo che sembrava uscito da un’epoca passata, lui sapeva guardare con  occhio spaesato e talvolta persino crudele, creando poesia con ciò a cui noi saremmo passati oltre: una sedia vecchia in uno stanzone vuoto, buio, abbandonato, appena illuminata dalla luce d’ una piccola finestra con l’inferriata, forse una cella d’interrogatorio? Un luogo di tortura?

O ancora quell’ala d’uccello staccata dal corpo, sporca, un po’ spiumata dalla quale non riuscivo a staccare gli occhi: la sua vita spezzata nel fiore degli anni? La premonizione? La caducità ? Il suo volo d’uomo/uccello spezzato?

Perfetta anche la distorsione delle lenti d’ingrandimento sulle  foto più piccole; ottima idea di Paolo il proporre le sue immagini dilatate, quasi distorte dal vetro spesso. Come se sentissimo il bisogno di vedere meglio il dettaglio che il suo occhio aveva saputo cogliere, indulgendo nell’attenzione  accorta, seppur tardiva, che solo l’ineluttabilità di una perdita tanto definitiva impone.

Impossibile non commuoversi. Ciao Daniel

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Incontro annuale che Eva Basile organizza per conto di Coordinamento Tessitori in collaborazione con feltrai, enti ed aziende del settore. Dal 2006.
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