A Feltrosa 2019 tiene il corso Jointed Doll
Nota per le sue Pupillae, bambole in cui condensa la passione per tutto ciò che è rappresentazione e teatro, vive sugli Appennini tra Modena e Lucca. Pur avendo un passato di studi scientifici ha sempre nutrito un grande amore per l’arte, alla quale si è avvicinata da autodidatta.
… mi affascina molto la figura umana e la varietà delle sue forme, gli occhi e quello che trasmette lo sguardo: da qui nascono le mie bambole, le Pupillae…
Il nome Pupillae è latino e significa pupe, bambine o bambole. E’ interessante sapere che ‘pupilla’ deriva da questo termine latino e si riferisce alla bambolina di noi stessi che vediamo negli occhi della persona che abbiamo di fronte, un riconoscersi negli occhi dell’altro.
La passione per le bambole nasce da questa ricerca e dalla necessità di creare, di dare forma a personaggi che devono uscire e materializzarsi.
Una passione l’aveva portata a frequentare altre forme d’arte come il teatro, da cui ha preso una pausa dopo dieci anni per dedicarsi completamente alle sue bambole.
… ho cominciato a realizzare le mie bambole in feltro ad ago dopo aver conosciuto la lana locale grazie a un progetto del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano. Poi è stato naturale cominciare a realizzarne anche in paper clay, una cartapesta finissima che preparo da sola.La carta si sposa bene con il feltro che è Il mio materiale pricipe perchè è anch’esso un materiale caldo, come pure il legno che sto iniziado a utilizzare in forma di pasta sempre in combinazione con il feltro.
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