Sabato 6 maggio 2017 ore 9,30 – 18
Corso di 8 ore a cura di Carla Arnò e Cecilia Rinaldi
Una forma per tanti usi : scaldacollo tubolare per un accessorio moderno e multifunzionale, che può essere utilizzato anche come collana, coprispalle e/o cappuccio.
Aspettative pienamente realizzate
Fin dall’atto della mia iscrizione a Feltrosa non ho avuto dubbi sul corso che avrei scelto tra quelli disponibili: il laboratorio Superfici in movimento, tenuto da Carla Arnò e Cecilia Rinaldi e rivolto a persone già esperte di nuno feltro, prometteva di essere un’esperienza coinvolgente e stimolante.
Il corso ha permesso di sperimentare nuove opportunità espressive del binomio lana – seta, accorgimenti tecnici particolari e anche materiali mai provati prima; soprattutto ci ha mostrato quanto possano essere utili i piccoli scampoli, ritagli e rimanenze di vari tessuti che non mancano mai a chi lavora il nuno feltro (e di cui personalmente ho a casa sacchetti pieni!)
La giornata di corso si presentava piuttosto impegnativa ma in realtà è davvero volata e la fatica del lavoro è stata supportata dalla grande energia creativa che aleggiava sui nostri tavoli e ripagata dall’entusiasmo nel vedere i prodotti finiti, che spesso avevano particolari imprevisti ed effetti sorprendenti.
Ogni allieva ha realizzato uno scaldacollo con una base di seta chiffon sottile, lana merino extrafine e decorazioni ad effetto tridimensionale con diversi rilievi ottenuti disponendo in vario modo strisce e pezzi di tessuti di seta, con la possibilità di aggiungere anche fibre e filati di altri materiali; caratteristica del progetto era quella di creare effetti di movimento sulla superficie finale del capo, ispirandosi ad andamenti quali le onde, la spirale, l’increspatura casuale, ecc.; questi giochi materici di superfici erano in un primo momento, all’atto della stesura dei pezzi, solo prevedibili, mentre hanno poi preso corpo definitivamente a lavoro concluso, quando nella fase finale di rifinitura si è proceduto a farli emergere dalla base in lana.
Insomma, si è trattato di un lavoro pieno di aspettative e ricco di quella casualità e incertezza del risultato tipiche del feltro (che non tutti apprezzano, ma io sì!)
——–Le insegnanti sono state molto presenti, disponibili e accurate nel darci indicazioni e nell’aiutarci nei passaggi più delicati ma ci hanno dato piena libertà creativa nella scelta dei materiali, dei colori e degli abbinamenti, limitandosi a consigliarci soluzioni tecniche e non imponendoci un loro modello predefinito, come talvolta accade in certi corsi cosiddetti “creativi”.
Inoltre al termine della giornata ci hanno anche generosamente dato indicazioni teoriche e di modellistica per realizzare, con la stessa tecnica, un abito.
Abbiamo terminato questa esperienza con grande voglia di rimetterci subito all’opera per riapplicare e sviluppare quanto di nuovo abbiamo imparato.
Il programma
Un capo personalizzabile nella scelta dei colori e sarà realizzato con un mix di fibre, lane e vari tessuti leggeri assemblati tra loro da uno strato sottilissimo di lana merino in top, che fungerà da collante tra i vari materiali.
Numero di partecipanti: max 10-12
Prerequisiti: riservato a persone che conoscono le basi del nunofeltro
Materiali:
Cm. 150 di chiffon in seta 3.5 alt.140
Gr.70 di lana merino extra fine in top
Metri 4, in varie sfumature di colore, tra chiffon 3.5 e pongè 5
Piccole quantità di fibre in top a scelta tra lino, seta tussah, ramie, canapa, cotone e filati di pura lana
Fili da cucito in tinta con i colori scelti
Si consigliano le corsiste di individuare un colore che sarà il leit- motiv del progetto
Attrezzatura:
Pluriball 2 pezzi da cm.120 x 80.
Polietilene da posa parquet cm. 80 x 55
Sapone di marsiglia
Brocca in plastica o ciotola
Spruzzino
2 Asciugamani
Un lenzuolo di cotone
Tubo da piscina per rullare
Stringhe per legare
Set cucito
Aghi per infeltrire
Tappetino per infeltrire