Domenica 19 maggio, dalle 9 alle 11 si svolge una tavola rotonda, presso la bella sala dello Zodiaco messa a disposizione dal comune di Amelia.
Il ricco programma di Feltrosa 2013 è iniziato due giorni prima, con la visita al Centro di Integrazione e Riabilitazione di Porchiano dove i responsabili illustrano esperienze di feltro e riabilitazione alla presenza dei lavori e degli utenti del centro. Vengono aperti i laboratori e si possono fare domande alle due operatrice, durante il lavoro. La visita si protrae per il grande ed inaspettato interesse suscitato dai pupazzetti e i piccoli arazzi prodotti dai ‘ragazzi’.
Due giorni più tardi ci si incontra per ascoltare le esperienze di tre persone che hanno integrato il feltro artigianale nella loro attività di ascolto e terapia: Ruth Baumer, Diana Biscaioli ed Isa Vaquer. Tre esperienze molto diverse fra loro che hanno nella lana infeltrita un elemento comune.
Se per Ruth Baumer l’attività creativa è spinta vitale e occasione di conoscenza individuale, per Diana Biscaioli il fare condiviso e strutturato all’interno di un setting è un modo per consolidare le relazioni sociali e ‘ascoltare’ le esigenze di ciascun membro.
Diversa l’esperienza della logopedista Isa Vaquer che utilizza elementi in lana e feltro nel lavoro con i bambini autistici. Isa ha studiato dei giochi in feltro da usare per favorire gli scambi comunicativi con i suoi piccoli pazienti, giochi che vengono realizzati dagli utenti del centro di Porchiano. In cittadine come Amelia è facile che le esperienze si intreccino.
Cristiana Di Nardo ha ricordato su TessereAMano come Isa abbia “mostrato in video la propria metodologia di approccio a bambini autistici con l’uso di palline in feltro; metodologia efficace anche dal vivo, dal momento che è stata applicata anche sul posto per tener tranquillo il bimbo di una nostra collega feltraia: incredibile cosa possa fare una manciata di palline di lana colorata!”