Sabato 5 maggio 2018 ore 11,30 – 17,00
Corso di feltro di 5 ore ed installazione collettiva a cura di Esther Weber
Il mio sensitivoemozionaldono per i/le feltrosiani/e e in primis per Esther
![](https://feltrosa.com/wp-content/uploads/2018/01/MariaCovi-150x150.jpg)
Mucchietti di lana
aspettano sul tavolo,
grammatura
di svizzera precisione.
Tocchi delicati
e gesti fluttuanti
spiegano le differenze
di sensibili pelurie.
Ciuffi di terra
boccoli di roccia
nuvolette di ovatta
e lanose proprietà.
Da sotto a sopra
da dentro a fuori
si cambiano in precise alternanze
strati diversi,
colori e consistenze.
Le mani si posano
in ascolto…
delicata presenza
vibrazione leggera
Pazienti contatti
donano tempo
a fibre
tra loro straniere,
provenienze lontane che,
con cauta ritrosia, fanno conoscenza.
Si adattano al diverso,
superano pregiudizi,
e permettono piano
una flebile distensione
nell’altro.
E finalmente
creano nuove amicizie
salde simpatie
e stretti legami.
Diventate più forti
resistono
a più audaci strapazzi:
spinte vigorose
decise pressioni
intense trazioni.
Occhi felici
nel definirsi di una forma,
struttura più stabile,
ammiccanti sfumature.
E il pertugio
incerto si apre,
impensato contrasto
sbircia dal fondo.
Eccitazione!
In fila ordinata
sulla sommità della diga.
Pura ispirazione
negli occhi amorevoli
che osservano salpare
questo improbabile scafo
sospinto
da corrente leggera
nell’acqua di fonte.
Possibili avventure
nostalgie di viaggio
nuovi orizzonti
si aprono al desiderio.
foto Chiara Aliberti e Paolo Uliana
Il programma
Dal cerchio nasce la sfera e poi la ciotola, contenitore e recipiente, dal significato antico, profondamente femminile.
Sul fondo, all’interno o in qualsiasi altro punto, il colore, a scelta di ciascuna partecipante, visibile attraverso il foro/l’apertura, che esprime l’individualità, l’unicità di ciascuna. Potrebbe ricordare anche una goccia di sangue, simbolo della condizione difficile dell’essere donna ancora oggi, qui e nel mondo.
Uniamo nel piccolo oggetto lane molto diverse tra di loro: il finissimo merino a fibra corta che viene da lontano si abbraccia alla stabile Bergschaf, alla irta ma affascinante Moorschnucke e alla sempre accomodante Brogna. Il procedimento passo per passo permette a chiunque di fare un’esperienza con il feltro ad acqua maneggiando lane differenti, dalla stesura di strati sottili, all’infeltrimento delicato alla follatura e infine a dare la forma.
Ma anche per le feltraie esperte infeltrire la propria ciotofeltrosa può essere un momento magico e meditativo di feltro “comunitario”.
A lavoro finito, installiamo e fotografiamo l’insieme delle ciotofeltrose in un luogo che sceglieremo e quando ciascuna donna tornerà a casa, porterà non solo un pezzo unico, (forse vorrà scambiare la sua con quella dell’amica), ma l’esperienza di un insieme di simili ma diversi, perché sono le diversità e le differenze (e il rispetto di queste) a rendere affascinante lo stare insieme.
Numero di partecipanti: max 25
Prerequisiti: nessuno
Materiali:
gr 10 di lana fine cardata nel colore preferito
Attrezzature:
bacinella
sapone
spargi-acqua (non obbligatorio)
pluriball cm 40×40
asciugamano