Interessata alle attività condivise ed impegnata professionalmente in un lavoro d’alto contenuto sociale, da circa vent’anni si interessa alla cultura della lana:
Il mio percorso di ricerca di senso di me e del mio passaggio sulla Terra, al di là dei ruoli imposti per nascita o per destino, mi ha portata, fra l’altro, a mettere le mani nella lana direttamente dalla pecora al filo.
Negli ultimi 15 anni ha frequentato molto pecore, pastore, lanaiole, filatrici, tessitrici e tintore. Si è trattato di un percorso strettamente intrecciato ad un impegno di vecchia data riguardo alla sostenibilità dello stile di vita che ha dovuto mettere in discussione anche il vestiario e in generale i prodotti tessili.
Seguendo questa traccia nel 2017 ha aperto uno spazio di condivisione, rifugio e accoglienza per donne chiamato La Casa delle Streghe che da allora ha ospitato tantissime iniziative legate, soprattutto, alla diffusione di stili di vita sostenibili e che è stato il fulcro intorno a cui nel 2020 è nata, in collaborazione con il Coordinamento Tessitori, la Scuola Estiva di lavorazione lane locali.