Tecnica | Nunofeltro e feltro ad ago |
Materiali | Tela in misto lino e feltro |
Dettagli | Di solito quando inizio un progetto, tutto il periodo che precede tecnicamente il lavoro manuale è dedicato al recupero dei materiali e soprattutto, ad immergermi nell’atmosfera e nel sogno che andrà formandosi piano piano all’interno del mio sentire e del mio immaginale. In questo lavoro ho sentito che non sarei mai scesa a compromessi con l’idea di voler far bene o di essere brava, volevo solo vibrare con quella lana, con quei colori e con l’esperienza artistica di un artista così intenso e della sua impellenza di vita che potentemente mi ha travolto nella lavorazione della lana. “Senza saperlo, ma di certo non senza volerlo, mi sono ritrovata in un mare di blu, le cui sfumature non finivano più e cercando la “mia” notte stellata sono entrata nell’incanto della Tua notte stellata caro Vincent. Sono entrata in un viaggio emozionale, nell’onda di quell’invisibile che tanto manifesta la sua esigenza di esistere. Necessità di mettere colore, di entrare in quel vortice “…presto! presto…prima che il colore si asciughi!” Forza e calore inarrestabile. Grazie Vincent per la tua “follia“, per quella tua “stranezza” che tanto ti è stata narrata. Lo sento anche io quel fuoco che non ha forma e che a volte, è così difficile far atterrare. La tua notte non si interessa dell’alba che verrà ma gode del suo potente e misterioso vorticare “…sempre di più, sempre di più…non frenare, non frenare! Vortica! Vortica e gira! Ubriacati di vita…” ascoltavo queste tue parole tra milioni di sfumature, in un tempo infinito di una notte che si mostrava in tutto il suo splendore e le sue profondità. Grazie Vincent, mi fai sentire che non c’è nulla di più importante ora che stare qui…in questa spirale senza fine. Impastare colori con te…che emozione! Quanti pennelli hai cambiato o usato in contemporanea? In quale cielo sei volato? non riesco a trovare la sua fine. Credo di vederti per la prima volta, sento il vorticare delle tue pennellate, il colore non riesco più a distinguerlo tra una sfumatura e l’altra ma lo sento, lo sento ovunque. Cercavo un senso alla mia vita, quel senso e quella bellezza ora sono con me, non so nominarlo o dire quale sia ma ora è qui tra queste onde del tuo notturno mare e a me sembra tutto così chiaro, non nominabile, ma potentemente presente dentro e fuori di me. In quale atmosfera magica eri immerso? Quante volte anche a te, lo stesso blu è cambiato sotto il variare della luce del sole? Su questo mio tavolo, il riflesso del sole scandisce le sue diverse sfumature insieme al trascorrere delle ore. Il vuoto della tua tela, che sul mio tessuto suscita un po‘ di esitazione, nel tuo quadro sostiene la forza di ogni tua più piccola pennellata. L’ho osservato sai, quel vuoto dal quale hai dipinto…è da lì che parte la spinta del tuo movimento? Grazie Vincent, è magico vorticare con te, sentire il brivido e la forza del tuo invisibile divenire. Grazie per la tua vita su questa terra, hai lasciato una bellezza che non ha bisogno di parole per essere mostrata. La tua forma è lì, impressa come immagine, ma il tuo divenire è sempre presente come vento misterioso. Torna ancora a trovarci con la tua onda, per sussurrarci quanta Vita c’è in un tratto di colore…questa terra e noi tutti ne abbiamo bisogno. |
Provenienza | Roma |
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