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Il Museo dell’Arte della Lana di Stia

Il Museo dell’Arte della Lana è situato nel complesso del Lanificio di Stia, in Casentino, restaurato dopo decenni di abbandono.
Dalla metà dell’Ottocento agli anni Cinquanta del XX secolo il Lanificio di Stia è stato il perno attorno a cui ruotava l’economia della zona;
nei primi decenni del Novecento era uno dei principali lanifici italiani.

Il primo nucleo del Museo viene realizzato a partire dal 1996, con la mostra temporanea Sul Filo della Lana, da Pier Luigi della Bordella e Gabriele Grisolini, che espongono documenti, foto d’epoca e oggetti da loro raccolti.

Per trovare una sede stabile ed ampia per il Museo, nasce l’idea di recuperare il complesso di edifici ormai dismessi.

Simonetta Lombard, ultima erede della famiglia che per decenni aveva gestito il Lanificio, aderisce entusiasticamente all’iniziativa riacquistando gli edifici sede del “suo Lanificio” e costituendo una Fondazione per lasciare un segno duraturo dell’opera della sua Famiglia e in particolare del padre Luigi.

Mirabile esempio di archeologia industriale, oggi il Lanificio ha ripreso vita non più come luogo di produzione ma come centro di diffusione della cultura tessile propria di questo territorio, per lasciare memoria di questa antichissima tradizione, ma anche per mettere di nuovo a disposizione della comunità gli edifici dove generazioni di stiani hanno lavorato.

Il percorso espositivo è una vera e propria esperienza sensoriale durante la quale si può toccare, annusare, ascoltare, imparare, provando in prima persona la manualità di alcuni gesti propri dell’arte della lana.

I visitatori possono ancora riconoscere all’interno delle sale, che ospitavano in passato i cicli produttivi delle lavorazioni tessili, l’odore degli oli per la lubrificazione della lana per la cardatura, quelli intensi dei filati e dei tessuti appena tinti, o quelli metallici e acuti dei macchinari tessili.

Anche il tatto è fondamentale per comprendere pienamente le lavorazioni tessili e le qualità di una stoffa. In collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti sono stati realizzati dei percorsi tattili utilissimi per tutti i visitatori.

Tutte le proposte didattiche del Museo sono improntate alla sperimentazione: nell’aula didattica sono eseguiti, con l’aiuto di alcuni strumenti, i procedimenti che trasformano il vello della pecora in tessuto.

Uno spazio del fare, quindi, in cui si impara provando, e non un luogo da visitare passivamente!

Museo dell’Arte della Lana
Lanificio di Stia
Via G. Sartori, 2 – 52015 Pratovecchio Stia (AR)
Tel. +39 0575 582216 – +39 338 4184121
www.museodellartedellalana.it
Facebook: Museo dell’Arte della Lana
Instagram: museodellalana

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Incontro annuale che Eva Basile organizza per conto di Coordinamento Tessitori in collaborazione con feltrai, enti ed aziende del settore. Dal 2006.
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