Tatiana Sankina – Cartoline da Nazzano : premio della giuria
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“L’opera si compone di cinque pezzi raffiguranti i valori naturalistici, paesaggistici e tradizionali dell’area di Nazzano e della Riserva Naturale Regionale Tevere Farfa.
Sia dal punto di vista artistico che tecnico ben rappresentano le potenzialità dell’arte del feltro. Si evince un accurato lavoro di preparazione, fatto di ricerca di immagini e studio delle vocazioni dell’area, che è riuscito a focalizzare i valori della nostra terra all’interno del tema “Il Fiume e la Vita”
Feltrosifà – La leggenda del Falco Pellegrino: premio DHG attribuito dalla giuria popolare
La nostra è un opera a più mani realizzata nel laboratorio di “Feltrosifa” in Umbria, da un gruppo di feltrosiani del centro Italia.
Il falco è una scultura cinetica che si muove con il vento. La struttura è in bambù, con al centro uno snodo; nella testa del falco c’è un peso, mentre la coda fa da contrappeso.
Le ali sono in nunofeltro, la testa è scolpita ad ago. Alla base del palo che lo sostiene c’è un viluppo di corde e cordoni tra cui si muovono degli animaletti, di terra, di acqua e d’aria, realizzate pure in feltro ad aghi.
La scelta del falco è ispirata alla leggenda dei due falchi pellegrini che in tempi non lontani nidificarono lungo le sponde del fiume Tevere-Farfa.
E’ dunque un omaggio alla vita che scorre intorno ai due corsi d’acqua. Dopotutto la cosa che colpisce maggiormente l’attenzione arrivando a Nazzano è il paesaggio la cui bellezza si apprezza proprio da un’altura. Quale creatura più del falco poteva incarnare meglio questa visione?
Carla Arnò, Stefania Pellarini, Cecilia Rinaldi – Panta Rei
La metafora della vita è rappresentata dalla ninfa (ispirata al “Nudo Blu” di Matisse) in evidente stato di gravidanza e dalla cornucopia come simbolo di sorgente fertile da cui sgorga il fiume a tratti impetuoso e a tratti tranquillo.
Eva Basile – Come in cielo…
Potature di salice raccolte in inverno e tenute in acqua, hanno germinato e messo timide radici. Le ho intessute in un intreccio a quattro cimose (senza interruzione del filo) in forma di nastro e le ho allestite con le radici rivolte verso l’alto.
Daniela Biggi – Un alito di vento, un battito d’ali (opera non in concorso)
Lara Caputo – Trasparenze
Anna Esposito – Aicedo Atthis (Martin Pescatore)
Maggie Hollins – The endless loop
I have expressed the River and the Life theme through colour and form and with the technique of felting. Part of my process before I begin a work is to research the area I am interested in exploring. I began by looking at Google Earth and the shape the Tiber River takes, as seen from above. The Tiber River is 406 kilometres and winds its way through and past Nazzano, touching the lives of those closest to the river in many different ways. The colour blue is used frequently to suggest water and is often associated with stability, symbolizing trust and loyalty. The mythology surrounding the Tiber River also supports this.
I have tried to suggest the seasonal rhythm of the oak tree is dependant on the river and all that live around her.
I have used wool to convey the care and responsibility needed to achieve this
Bodil Larsen – Martin Pescatore
Giuseppe Mongiello – Nun di Porto Mixi (opera non in concorso)
Junko Mori, Kornelia Kuligk – Tutto Scorre
Olga Infantieva, Yulia Orlova – Sirena
Elena Rasina – Sunrise in the poppy field – A lonely tree in winter – The Blue Bird
Laura Scaringi – Abitare il corpo – L’Acqua (opera non in concorso)
Maria Cristina Tebaldi – 70 gocce di vita, la mia