Stefania Basile, 23 maggio 2015.
Entriamo in punta di piedi – per chi non ci avesse visto a Scanno gironzolare attorno a Eva fra sabato sera e domenica mattina, siamo io che scrivo, Alessandro il mio compagno e la nostra quasi cinquenne bimba Guia –, lo spettacolo è già iniziato nella stanzetta prospiciente la “piazza” di Scanno.
Tutte lì, le feltrosiane (forse uno o due maschi… mica mi ricordo), a guardare con occhi “tanti” e un sorriso stampato sulla bocca un piccolissimo siparietto, nemmeno un sipario, un tessuto messo a fare da cortina dietro il quale si cela un tavolino carico di burattini e si muove con fare esperto Letizia.
Entriamo zitti zitti, ma subito Alessandro e Guia vengono catapultati sull’unica sedia libera (o l’hanno liberata per noi?) in primissima fila, proprio davanti alla “voce narrante” (Giuseppina, sorella di Letizia).
Guia non ha neanche il tempo di dire “voglio maaammmaaa”, è già lì, nel bosco, con la volpe che ha rapito il pulcino! Il tempo di riprendere con il telefono tutti questi adulti estasiati che seguono le indicazioni di Giuseppina (c’è da nuotare nello stagno, asciugarsi…) e nel bosco ci finisco anche io nella parte del postino!
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Chiusa questa storia ne inizia subito un’altra, ambientata in due piccoli palcoscenici portabili (invenzione geniale di Letizia) al collo delle due sorelle. E di nuovo tutti rapiti da un cappuccetto rosso, un lupo e una nonna che non parlano ma si fanno capire benissimo! E per chiudere, dal teatrino spunta una dolce raganella verde per allietarci con una canzone d’altri tempi, Ninì Tirabusciò, accompagnata da tre baldi coristi della sua stessa specie.
Fine dello spettacolo, si inizia con le cose “serie”. Bimba Guia è piccina, ma la sua mamma è pronta seguire le istruzioni della disponibilissima Letizia per fabbricare un pulcino a manicotto.
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Ora, io non ho mai lavorato il feltro in vita mia, tantomeno mia figlia, ma grazie all’aiuto e alle indicazioni precise della maestra, io e Guia abbiamo tirato fuori un piccolo pio pio che è tornato con noi a casa accompagnato da un graditissimo fratellino avuto in regalo. Il nostro burattino era facile facile, adatto alle mani piccine di Guia e alla mia inesperienza, ma la nostra compagna di banco, australiana, ha fatto un coniglietto che era un capolavoro!