Eva Basile, 16 aprile 2016
Solitamente visitiamo più volte i luoghi scelti per Feltrosa; quest’anno mi sono affidata con fiducia a Micaela e solo ad aprile ho trovato modo di andare a fare il consueto sopralluogo.
Da Firenze sono 4 ore di treno: mica male, le prime due con un’alta velocità le successive con i locali: da Padova a Montebelluna e poi a Feltre. Coincidenze perfette e strette, non perdo tempo. Ho circa un quarto d’ora per fare il biglietto per la corriera, dentro alla stazione di Feltre, dove si penserebbe di poter acquistare solo i biglietti del treno. La vettura parte dall’ampio piazzale a fianco, sono contenta, è tutto molto facile. E’ possibile acquistare il biglietto a bordo, può servire se non si fa in tempo.
Una signora gentile mi fa da cicerone, mi mostra le alpi che ci separano dal Trentino, descrive i punti d’interesse di Feltre, scorti in lontananza mentre passiamo veloci. Mezz’ora dopo scendo al bivio per Mel, lungo l’anonima statale e seguo le indicazioni per il centro.
Cammino per una decina di minuti e il primo edificio storico che scorgo, con mia sorpresa, è proprio la mia meta: avevo preso accordi con la signora Pina Bonesso per fermarmi presso di lei per la notte. Mi accompagna mostrandomi le stanze: qualcuno alloggerà qui.
Palazzo Bonesso, un tempo dimora estiva di aristocratici veneziani, è adesso convertito in b&b, ma conserva il fascino delle antiche mura.
Nella sala da pranzo campeggia un grande ritratto di re Vittorio, sul lato opposto un’altrettanto grande effige di Garibadi. Sono entusiasta, mai avrei immaginato di vedere qualcosa di simile in un’abitazione privata!
Di la a poco usciamo, salgo in auto con la signora Pina per cercare il proprietario dell’agriturismo Col de Venz, ma non siamo fortunate. Di fronte a me, al posto del passeggero, trovo scritto un lapidario: “qui non si parla di malattie e del passato. Qui si parla solo del presente e del futuro” … Mi piace questa signora!
Chiamo Micaela, l’attiva presidente di ArteFibre Dolomiti e stabiliamo di trovarci in piazza l’indomani per incontrare amministratori ed esponenti delle associazioni del paese.
Faccio due passi, ovunque vengo sovrastata dalla maestosità delle montagne circostanti, ancora parzialmente innevate. Nelle foto che scatto con il telefono si vedono in lontananza, non riesco proprio a rendere l’emozione che danno.
La piazza è grande e leggermente in discesa, da un lato si trova il palazzo comunale e poco più su il Museo Civico Archeologico dove si terranno mostre e tavola rotonda: un bello spazio storico che potremo visitare con l’aiuto di una guida.
Inizia a frescheggiare e comincio a sentire un po’ di languore: è arrivato il momento di provare la cucina locale.
Passando avevo notato l’albergo ristorante Al Moro, così poco dopo le 19 mi presento per incontrare di persona la signora Luciana, con la quale avevo parlato più volte al telefono per fissare le stanze delle insegnanti e delle ospiti straniere.
La sala, ampiamente vetrata, mostra i monti al di la della valle, un territorio magnifico in cui fare belle passeggiate. In piazza avevo visto un cartello che indica il percorso di escursioni ciclistiche della via Claudia Augusta, il percorso che ai tempi dei romani collegava la pianura padana alla Germania: qui con la storia non si scherza!
L’indomani, con gli amministratori comunali, si definiscono gli ultimi dettagli del programma e mi vengono mostrati i luoghi in cui si svolgerà Feltrosa.
Tutto a portata di mano, 5 minuti a piedi fra una sede e l’altra. Faccio in tempo a sporgermi da una finestra per fotografare dall’alto il bel cortile in cui si terrà la mostra-mercato delle lane e dell’artigianato delle valli.
Vedendo la foto qui di fianco si direbbe che la corte sia in aperta campagna, invece è in pieno centro del paese!
E’ stata una toccata e fuga, ma so già che funzionerà: gli amministratori sono giovani, preparati ed entusiasti, gli abitanti ospitali, i paesaggi ed i monumenti sono da conoscere meglio.
E non dimentico i famosi vini veneti – volendo anche le grappe – e le specialità della tavola.
Sarà un piacere tornare, non vedo l’ora!