Eva Basile, 4 giugno 2025
Sono passate un paio di settimane da Feltrosa 2025, ci siamo scambiate foto e commenti sulla chat whatsapp di coloro che vi hanno preso parte. Oramai le esperienze si vivono in tempo reale: gli eventi si affastellano con ritmo vorticoso. E quindi, colpevolmente, questo spazio è rimasto un po’ sguarnito.

Voglio adesso raccontare una piccola-grande storia feltrosiana: il laboratorio di ricamo che ha tenuto per noi Nikola Filipovic, un momento intimo e disteso nel quale ci siamo cimentate nel ricamo.
Qualcuna era esperta: conosceva tanti punti, infilava l’ago con piglio professionale e arricchiva in modo personale il progetto. Altre, la maggior parte direi, erano arrugginite o addirittura alle prime armi: il progetto ha accomodato tutte.
Nikola aveva preparato una buona selezione di motivi, ispirati alle incisioni rupestri della vicina Val Camonica.
Abbiamo ritagliato da un nastro di feltro termoformabile acquistato allo scopo presso DHG tanti quadrati 10×10, il formato dei lavori della mostra che ha accompagnato questa edizione (questa è un’altra storia che verrà raccontata prossimamente).
Dopo una breve ma chiara spiegazione su come applicare il disegno e avviare il ricamo con semplici punti all’indietro, abbiamo iniziato il lavoro. Ciascuna avrebbe composto un cubo a sei facce con altrettanti motivi ricamati, scelti fra animali, figure stilizzate e simboli ancestrali.
Su invito di Nikola ciascuna delle 16 presenti ha parlato brevemente di sé, presentandosi al gruppo, mentre le mani erano indaffarate con punti più o meno regolari, piccoli ostacoli da superare e qualche dubbio sulle proprie capacità.
Il tempo era poco e non è stato possibile completare il cubo, ma ci è stato spiegato come confezionare il lavoro con la raccomandazione di mostrarlo poi al gruppo.
Appena rientrata da Zone, Maria Cristina Tebaldi ha completato il proprio cubo ed ha inviato le foto sul gruppo, Martina Gregoretti ha finito il lavoro di ricamo pochi giorni dopo, Daniela Biggi ha inviato la foto del lavoro completato oggi. Ne mancano ancora molte: ce la faremo a vederle tutte finite?